Un simbolo di trasformazione, di rinascita dalle ceneri, della volontà di rialzarsi in volo dopo una fase avversa, forti della propria capacità di reazione e rigenerazione.
Queste le ragioni che hanno portato LEM a nominare il nuovo impianto “Fenice”, uno stabilimento completamente rinnovato per l’azienda valdarnese, fondata nel 1974, che rappresenta l’incontro tra innovazione, tecnologia e proiezione verso il futuro, dopo il devastante incendio del 2021.
Il nuovo stabilimento: cuore pulsante di innovazione
Il nuovo stabilimento, situato a Bucine, in provincia di Arezzo, si estende su una superficie di 3.000 metri quadrati, di cui 2.600 destinati alla produzione. Al suo interno ospita oggi circa 70 dipendenti, con un piano di crescita che prevede anche l’ampliamento dell’organico.
La “Fenice”, che attualmente si configura come uno dei più grandi impianti di galvanica nel settore moda in Europa, è il frutto di un progetto che si basa su tre cardini fondamentali:
- sicurezza;
- efficienza;
- rispetto per l’ambiente.
Orientato verso l’industria 5.0, prevede l’integrazione di tecnologie digitali e sistemi intelligenti, coniugando efficienza e capacità di personalizzazione con i più elevati standard di benessere e sicurezza per i lavoratori.Tra le novità più rilevanti, il nuovo stabilimento vanta un sistema di monitoraggio energetico all’avanguardia, l’utilizzo di scambiatori di calore per il riscaldamento delle vasche e un sistema di tracciabilità interna che garantisce un controllo accurato dei lotti di produzione.
Un nuovo capitolo, dopo le avversità
Dopo una delicata fase di transizione, in cui la produzione è stata necessariamente dislocata in una sede temporanea LEM ha saputo trasformare un momento di difficoltà in un’occasione di crescita e sviluppo.
Come sottolinea lo stesso Amministratore Unico di LEM INDUSTRIES, Daniele Gualdani:
“Spesso, sono i momenti più difficili a darci le motivazioni più profonde per raggiungere risultati straordinari”.
Ciò che è certo oggi è che le premesse strutturali della nuova LEM raccontano di una governance tanto competente quanto ambiziosa, capace di puntare in alto grazie a solide competenze e idee precise.
Visione e ambizione: l’obiettivo di LEM
“Il nostro obiettivo deve essere quello di proteggere e rafforzare ciò che rende unica la nostra produzione”
Queste le parole pronunciate, durante il discorso inaugurale, da Daniele Gualdani, facendo riferimento alla non replicabilità del savoir-faire italiano, che, in connubio con le più innovative tecnologie, permette a LEM di competere a livello internazionale e di realizzare una decisa espansione della propria capacità produttiva.
Un investimento che consolida ancor di più il legame dell’azienda con il territorio toscano, conferendo a LEM un ruolo da protagonista tra i player della Filiera del lusso e dell’alta moda.
LEM porta, inoltre, occupazione e opportunità di specializzazione per la forza lavoro, contribuendo a sostenere la crescita economica locale.
Un futuro di successo
Con la “Fenice’“, LEM non si limita a rialzarsi, ma vola verso un futuro di innovazione e sostenibilità, trasformando ogni sfida in un’opportunità per consolidare la sua unicità a livello nazionale e internazionale.
Questo nuovo stabilimento rappresenta non solo la risposta a un momento di difficoltà, ma anche il segno di un’impresa che crea valore concreto per il settore della moda Made in Italy e per il territorio che la ospita. Nella sinergia con la comunità, nell’heritage della tradizione e nella più innovativa expertise tecnologica, LEM trova oggi il trampolino di lancio per costruire il proprio futuro, passo dopo passo.